DIOrdinario, Arden Warner si occupa della fisica degli acceleratori, ovvero dei problemi che si incontrano quando grappoli di particelle vengono accelerati per formare fasci stabili destinati a collidere. È membro del Fermilab e il suo lavoro ha quindi avuto ripercussioni sulla caccia alle particelle supersimmetriche e al famoso bosone di Brout-Englert-Higgs con il Tevatron. Quattro anni fa, mentre sua moglie gli chiedeva se non ci fosse un modo efficace per combattere la fuoriuscita di petrolio causata dall'esplosione di Deepwater Horizon, il ricercatore ebbe un'idea brillante. Perché non utilizzare i campi magnetici per raccogliere la marea nera?
Naturalmente, l'olio in sé non è magnetico, ma il fisico si chiedeva se non fosse possibile trasformarlo in una sorta di ferrofluido. Si ricorda che si tratta di una soluzione colloidale di nanoparticelle ferromagnetiche o ferrimagnetiche di dimensioni dell'ordine di 10 nanometri in un solvente o in acqua. Fu il chimico Stephen Papell a realizzare la prima sintesi moderna di un ferrofluido mescolando polvere di magnetite con ducarosene, quindi benzina derivata dal petrolio, in presenza di acido oleico. Ci sono video spettacolari che mostrano l'azione di un campo magnetico su un ferrofluido che poi si comporta come una sorta di liquido magnetico magnetizzato.
Trasforma l'olio in un fluido magnetoreologico
Warner voleva scoprirlo, e per questo iniziò a fare semplici esperimenti nel suo garage con una calamita da frigo e limatura di ferro nell'olio motore. Incoraggiato dai primi risultati, il fisico ha intrapreso uno studio più serio del fenomeno. Si è scoperto che si poteva ottenere non un ferrofluido, ma un fluido magnetoreologico con il petrolio. Le particelle sono, in questo caso, di dimensioni micrometriche e ci sono alcune differenze nel comportamento di un fluido magnetoreologico rispetto a un ferrofluido. Le particelle di ferro o polvere di magnetite utilizzate dalla Warner hanno dimensioni comprese tra 2 e 6 micron. Con loro si ottiene un fluido viscoso che segue il movimento di queste particelle quando è immerso in un campo magnetico. Il fisico ha realizzato alcuni video che mostrano l'efficacia del suo metodo. Lo è ancora di più se le particelle magnetiche utilizzate sono anche idrofobe, il che significa che tenderanno a concentrarsi nell'olio.
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