Lil volume 5 copre la storia dell'Africa dall'inizio del XVI secolo alla fine del XVIII secolo. Emergono due temi principali. Il continuo sviluppo interno degli stati e delle culture africane durante questo periodo e la crescente partecipazione dell'Africa al commercio internazionale. In Nord Africa, vediamo gli ottomani conquistare l'Egitto e stabilire reggenze a Tripoli, Tunisi e Algeri. A sud del Sahara, il crollo di alcune potenze più antiche (Impero Songhay, regni del Sudan occidentale, Etiopia cristiana) coincide con l'emergere di nuove basi di potere (regni Ashanti, Dahomey, Sakalava). Sono state istituite strutture politiche e amministrative molto centralizzate, che hanno portato alla comparsa di classi sociali distinte e che spesso presentano un marcato carattere feudale. Le religioni tradizionali continuano a coesistere con il cristianesimo (piuttosto in declino) e l'Islam (in aumento).
Lungo la costa, soprattutto in Africa occidentale, gli europei stanno tessendo una rete commerciale che, con lo sviluppo dell'agricoltura delle piantagioni del Nuovo Mondo, diventerà il centro della tratta internazionale degli schiavi. Vengono analizzate le conseguenze immediate di questo commercio per l'Africa, con in particolare l'idea che la tratta fosse il germe dell'attuale globalizzazione dell'economia, con tutte le disuguaglianze che comporta.