LQuesta osservazione è chiara: le società umane sono in crisi e ovunque si parla di rifondazione della civiltà, anche se il termine rifondazione non è sempre utilizzato. Quello che è certo è che stiamo parlando di una crisi della civiltà e della minaccia imminente alla sopravvivenza dell'umanità.
Per quanto ne sappiamo, nessun riformatore è ancora intervenuto per indicare le vie ei mezzi di questa necessaria ricostruzione. Tuttavia, sembra, di riflesso, con questo, intendiamo rimodellare il devastante sistema libero-capitalista senza ancora sapere come procedere.
Questa diffusa incertezza e il conseguente senso di orrore della morte fanno appello a tutti, anche agli esseri sottosviluppati che dovremmo essere.
Di fronte al minaccioso cataclisma, anche gli ex colonizzati hanno il diritto di dare il loro contributo: chissà da dove deve venire la salvezza?
Se quindi senza complessi ci mettiamo su di essa, diremo che è essenziale la parte dell'attività artistica nella ricostruzione di una società in crisi (strutturale).
Per basare la nostra affermazione avanzeremo innanzitutto che è dimostrato che la società umana è emersa in Africa orientale con l'apparizione dell'arte rupestre (pitture rupestri sulle pareti delle grotte preistoriche).
Ciò ha portato alla nascita del linguaggio che è servito da struttura per la proto-società. Questo strumento di comunicazione è della creazione che fu universalizzata fu la creazione originale dei "Padri Fondatori" che erano di pelle nera, la mutazione e la diversificazione della razza non si erano ancora compiute.
Questa prima tesi secondo cui la società autentica si fonda sulla struttura del Linguaggio avviata dall'attività artistica è supportata dalla tecnica (iniziatica) della psicoterapia che postula che la creazione delle forme preverbali costituenti il Linguaggio richieda il controllo simbolico degli impulsi sadici. al lavoro nella Natura.
Indubbiamente, ci voleva l'apparenza di un essere eccezionale che portava la Parola per promuovere la padronanza degli impulsi dell'uomo primitivo e l'emergere degli elementi costitutivi del Linguaggio: conditio sine qua non dell'attività creativa del sistema culturale all'origine della promozione di maschere, danze, poesie, miti fondatori ecc.
È stato quindi dimostrato che la vita economica non è il fondamento dell'organizzazione sociale.
È ora di mettere in discussione la tirannia dell'economia secondo cui ogni crisi sociale è radicata nell'organizzazione dell'economia e che per ricostruire la società bisogna lavorare di più per produrre più soldi.
Le esperienze della psicoanalisi e della psicoterapia ci insegnano che l'attuale crisi strutturale ha il suo fondamento nella destrutturazione del Linguaggio sotto i ripetuti assalti della spietata lotta per il possesso, lotta che ci riporta al periodo pre-sociale in cui l'uomo non strutturato era consegnato agli impulsi di sopravvivenza generando la lotta di tutti contro tutti fatale alla vita nella società.
È quindi chiaro che la costruzione e la coesione sociale postulano il ritorno alle attività fondanti della società, che sono attività artistiche.
Dobbiamo salutare l'iniziativa del “Djaka Festival” di Divo e il suo Commissario Generale: Alexandre Drame Jhronix, per aver pensato a questo tema cruciale per la rinascita di qualsiasi società in crisi. Un buon esempio da seguire.