QQuando hai la sfortuna di essere liberato dalla servitù della produzione capitalistica e nessuna attività ti lega alla società, ti trovi di fronte a un'incredibile esperienza esistenziale: quella di trovarti davanti al branco dei tuoi impulsi scatenati. Allora si viene presi dal panico e tentati di fuggire da questi spiriti persecutori, o optando per la soluzione che consiste nella rivolta, o quella di rifugiarsi nella "terra di nessuno" della psicosi. Per quanto ci riguarda, la nostra decisione si è concentrata su un'attività professionale: "scarabocchiare" su un mezzo artistico, che ci ha permesso di evacuare le nostre pulsioni sadico-anali e ripristinare l'omeostasi del nostro organismo. Non è dedicarsi a scarabocchiare sull'ispirazione nella solitudine di una stanza, in un certo senso, ritrovarsi, per effetto di una regressione "spinta", nella pelle dell'uomo primitivo tormentato dall'angoscia della morte che "persevera "aggrapparsi alla vita che fugge?
Lo scarabocchio si rivelò essere il nodo Ankh che ci legava alla vita primitiva sussunta sotto le spoglie della vita nel contesto della civiltà. L'esperienza di un liberto o di uno straniero emarginato, invece di portarci nella terra di nessuno della psicosi, ci ha portato con il supporto dell'imago della nostra psicoanalista (madre simbolica), nel mondo sotterraneo degli "antenati senza pari" dove noi è stata data l'opportunità di ricaricare le batterie e tornare alla nostra solitudine per approfondire la nostra esperienza iniziatica grazie alla sostenuta attività “psicoterapeutica” culminata nella rifondazione del linguaggio. I testi che seguono sono il risultato della comprensione della realtà attraverso il linguaggio delle forme preverbali.
La pratica della psicoterapia avrà imparato a “localizzarsi” nella foresta del mondo grazie alla costruzione del ponte simbolico (linguaggio) la cui funzione sacra consiste nel permettere un contatto permanente con il mondo degli spiriti. Quindi, mentre faccio la spola tra i due mondi, non posso fare a meno di avere un pio pensiero per questi fratelli che non hanno avuto la mia stessa fortuna (quella di un contrabbandiere). Credendo che la soluzione al problema dell'esilio europeo dell'uomo di colore risieda nel "ritorno alla terra natale", Amos e Panda non hanno esitato a intraprendere il viaggio al contrario, Amos è tornato in Ghana e Panda in Congo. Come sappiamo, le loro speranze sono state deluse e sono stati accolti male dai loro compatrioti che li hanno scambiati per coloni "truccatori". Quanto ad Angelo Soliman, grande maestro della massoneria e compagno di Mozart, che cercò l'integrazione sociale attraverso il percorso della "fraternità spirituale", sappiamo che finì impagliato ed esposto come sua sorella sudafricana, Saartjie. Baartman, la "Venere Ottentotta ", alla curiosità dei visitatori di un museo di storia naturale, "per debito non pagato".
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