La traduzione in francese dei primi 10 capitoli di Sepher, contenenti la cosmogonia di Moyse, è opera di Fabre d'Olivet, questo teosofo protestante la cui reputazione lo rende un genio sconosciuto o un pazzo visionario. Léon Cellier riassume così la sua autorità: chiunque studi le fonti occulte del romanticismo, del simbolismo o del surrealismo trova costantemente tracce della sua influenza, da Senancour ad André Breton.