Saartjie Baartman, soprannominata la Venere ottentotta, nacque intorno al 1789 nell'attuale Sudafrica per il popolo Khoisan, il più antico della regione meridionale dell'Africa. Morì a Parigi il 29 dicembre 1815.
La sua storia è indicativa di come gli europei dell'epoca consideravano quelle che chiamavano razze inferiori. Sarah Baartman, una donna khoisan, fu portata in patria nel 1810 dopo che un medico le disse che poteva guadagnare una fortuna consentendo a estranei di vedere il suo corpo. Invece, è diventata un'attrazione bizzarra studiata da presunti scienziati. È stata esibita ai voyeur diventando l'oggetto della loro perversione.
È stata costretta a mostrare le sue grandi natiche e genitali al circo, nei musei, nei bar, nelle università. Morì nel 1816 all'età di 26 anni come prostituta squattrinata.
Sarah Baartman è diventata un'icona per le donne del Sud Africa. Le sue reliquie sono state riportate in Africa meridionale dalla Francia dove sono state esposte al Musée de l'Homme. Il presidente sudafricano Thabo Mbeki ha dichiarato la sua tomba monumento nazionale e ha dichiarato che un secondo monumento sarà eretto in suo onore a Cape Town.
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