Nikola Tesla, uno degli inventori più straordinari di tutti i tempi, nacque la notte dal 9 al 10 luglio 1856 a Smiljan (Croazia) allora dipendente dall'Impero Austro-Ungarico. Morì povero, quasi dimenticato, il 7 gennaio 1943. Nel frattempo, era uno dei ricercatori più affettuosi e ispirati, una delle menti più feconde di tutta l'umanità e probabilmente il più "pazzo" nel nobile senso del termine. Autore di quasi 1000 brevetti riguardanti l'energia elettrica, la sua produzione e la sua conservazione, destinatario di quattordici dottorati da università di tutto il mondo e padrone di 12 lingue, quest'uomo che illuminò il mondo, morì dopo aver conosciuto a sua volta fama, fortuna, gelosia, incomprensione, scherno e discredito.
La sua vita di gigante della scienza è stata quella di una meteora, una stella cadente, una stella abbagliante che scompare in un buco nero. Dopo aver illuminato la terra, uomini illuminati, questo inventore e profeta, è morto alla luce sinistra di una guerra spietata, con la patetica sensazione di vedere la sua opera saccheggiata, profanata e per lo più: incompresa.
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