Dfin dagli anni Sessanta, agli albori dell'indipendenza, la vulgata afro-pessimista ha descritto l'Africa come un continente “parte male”, “alla deriva”. Al culmine della pandemia di AIDS, gli auspici hanno persino sostenuto l'estinzione totale della vita nel continente. È riduttivo dire la violenza simbolica con cui è stato immaginato il destino di milioni di individui sotto la modalità del fallimento, dell'handicap, persino della carenza e del difetto congenito. Più recentemente è emersa una retorica di euforia e ottimismo. Il futuro sarebbe d'ora in poi africano. Il continente sta facendo progressi in termini di crescita economica e le prospettive sono buone. La disponibilità di risorse naturali e materie prime aiutando, il continente africano sarebbe il futuro Eldorado del capitalismo mondiale. Anche lì sono i sogni prodotti da altri che si esprimono. Pensare all'Africa è ripulire una foresta fitta e fitta, è ridefinire la vita non in termini di quantità e avidità. In questi tempi di crisi di senso di una civiltà tecnica che non sa più a chi rivolgersi, la sfida consiste allora nello scrutare la creatività politica, economica, sociale, simbolica, artistica. Consiste anche nel pensare a un progetto di civiltà che metta l'uomo al centro delle sue preoccupazioni proponendo un migliore equilibrio tra l'ordine economico, culturale e spirituale. Questo affascinante saggio opera una vera e propria decolonizzazione concettuale, e chiede un'auto-reinvenzione del continente africano.
afrotopia
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Caratteristiche
Numero d'identificazione | 35386807 |
Data di uscita | 2016-03-10T00:00:01Z |
Lingua | Français |
Numero di pagine | 192 |
Data di pubblicazione | 2016-03-10T00:00:01Z |