Dans Civiltà o Barbarie, Cheikh Anta Diop già osservato le somiglianze che persistevano tra la tradizione islamica e quella della valle del Nilo che l'aveva preceduta di diversi millenni. Scrive: "L'inferno della religione egizia rappresentato nella tomba di Seti Ier, padre di Ramses II (XIXe dinastia, 1300 av. JC.) Un mostruoso serpente forma con i suoi ricci un orribile ponte sospeso nel vuoto, al di sopra dell'inferno, i cui carcerieri accendono le fiamme. Il morto, di fronte alla bocca del serpente, è sostenuto solo dalle sue precedenti azioni sulla terra per attraversare questo ponte e raggiungere il paradiso. Se il bene vince, viene salvato. Nel caso opposto, è precipitato nelle fiamme dell'inferno che la divorano. Questo è il moustakhima siratal dell'islam, Xnumx anni prima della nascita del profeta Maometto, e si coglie l'innegabile legame storico che esiste tra la religione ancestrale egiziana e le religioni rivelate. La corte di Osiride (Aras dell'Islam), il giorno del Giudizio Universale ". (Civiltà o Barbarie, P.417).
ilAras dell'Islam, il luogo dell'ultimo giudizio, ha il significato di casa, di fuoco. Teofrasto Bouju, controverso di 17e secolo e segretario del Conte di Soissons, pubblicato nell'anno 1604 un lavoro presentato come il Metodo per convincere dalla Sacra Scrittura, tutti gli scismatici e gli eretici. Evocando le nozioni di altare e olocausto, l'autore nota a pagina 626: "(...) A questo rispondiamo con Monsieur d'Eureux che non dovremmo concludere da ciò che al tempo di Minuzio Foelix i cristiani non aveva altari; ma che non avevano altari come i pagani intendevano la parola, Ara : vale a dire come significa altare del fuoco: perché questo era ciò che i latini di solito intendevano Ara, cioè, focolare sacro, luogo e sede destinati al fuoco dei sacrifici, in occasione dei quali anche alcuni, come osservano Varon e Isidoro, da cui deriva ab ardendo; e a questo allude anche al proverbio latino che dice proaris e focis, contrapponendoli l'uno all'altro, come le case sacre e le case domestiche ”(Metodo di convincimento attraverso la Sacra Scrittura… p.626).