PPubblicato nel 1950, cioè alla fine della seconda guerra mondiale, durante quella di Corea e poco prima di quella algerina, il pamphlet di Aimé Césaire non è solo uno dei più grandi testi fondanti dell'anticolonialismo ma anche un violento atto d'accusa contro il capitalismo e la borghesia europea. L'autore di Quaderno di un ritorno alla patria, all'epoca deputato del Partito Comunista, denuncia con forza la barbarie di questa decadente borghesia occidentale che trovò sbocco colonizzando i paesi del Terzo Mondo in nome di una presunta "civiltà" superiore, sottomettendo i popoli all'oppressione e all'odio, alla violenza e alla distruzione, allo sfruttamento e al saccheggio, al razzismo e al fascismo. Con questa vibrante accusa che è ormai passata alla storia, il fondatore del movimento letterario di Négritude fa il processo implacabile, ancora attuale, di un'Europa “indifendibile”. Per coloro che sono ancora tentati di tener conto degli aspetti "positivi" della colonizzazione odierna, il suo opuscolo suona come un promemoria.
Discorso sul colonialismo: seguito di Le Petit matin di Aimé Césaire
Caratteristiche
Data di uscita | 2014-02-18T00:00:00.000Z |
Edizione | 1 |
Lingua | Français |
Numero di pagine | 58 |
Data di pubblicazione | 2014-02-18T00:00:00.000Z |
Formato | EBook Kindle |